A Conversation with Alberto Laboni
Game, set, match.
Se avessi saputo almeno tenere la racchetta in mano, magari io e Alberto ci saremmo conosciuti e sfidati sulla terra battuta o sull'erba.
Ma il tennis non fa per me.
Una domenica mattina di tanti anni fa, dopo aver raggiunto al campo di gioco i miei amici, chiesi ad uno di loro di poter provare la sua Head nuova di pacca.
Eccomi, sono pronto al servizio, i movimenti di Pete Sampras, uno dei miei eroi dei mitici anni '90, recitati alla perfezione.
Ricordo ancora la faccia dei miei amici Fabio, Valerio e Stefano, i loro occhi che invece di seguire la pallina, sono costretti a seguire la parabola della racchetta volare in terra.
Ottime le premesse, molto meno l'epilogo.
Le nostre strade quindi non si sono incrociate in un tennis club, perchè quella è stata la mia ultima esperienza tennistica, memorabile, ma l'ultima.
Invece ho conosciuto Alberto Laboni nel suo showroom di Via Savona a Milano, tra le sue maglie di cashmere e fibre naturali, perchè lui oltre ad essere uno sportivo e un ottimo tennista, è sopratutto il proprietario del brand Purotatto.
Una collezione di maglieria e t-shirt donna, caratterizzate da un’attenta e costante ricerca e dall’utilizzo di materiali naturali, per la creazione di capi confortevoli e raffinati.
Con un background da sempre legato al tessile, la Sabintima, l'azienda di famiglia, da oltre 50 anni confeziona abbigliamento per i grandi brand internazionali.
Alberto nel 2009 decide di sperimentare il know-how acquisito negli anni passati e crea Purotatto, un brand dedicato a donne contemporanee amanti della sobria eleganza.
Quale la tua più grande soddisfazione/traguardo in ambito lavorativo?
Aver creato un marchio distribuito in 450 punti vendita è un bel risultato, ma la mia più grande soddisfazione è stata riuscire a salvare dei posti di lavoro. Nel 2010 ci siamo reinventati sviluppando un lavoro diverso da quello che l’azienda dei miei genitori aveva svolto da 40 anni.
La sperimentazione e l’utilizzo di fibre naturali, come quella al latte, sono elementi distintivi del tuo brand. Da dove è nata l’idea?
Il nome del marchio Purotatto trasmette l’idea di una linea di abbigliamento con filati e tessuti naturali (puro) e soprattutto molto borbidi al tatto.La fibra di latte è l’essenza di tutto ciò, ci siamo subito innamorati di questo tessuto che abbinato a materiali come il cachemire, seta/cachemire, seta e altri materiali prestigiosi completano le nostre collezioni.
Se non fossi nella moda, quale sarebbe stato il tuo lavoro?
Forse l’architetto d’interni, è un altro settore che mi attrae, ma per il momento non farei cambio.
E’ la maglia l’elemento chiave del guardaroba?
Assolutamente si, lo dicono le statistiche di vendita. La maglia è il capo indispensabile per ogni donna, tutto il resto viene di conseguenza.
Björn Borg e John McEnroe?
Bella domanda!!! Troppo difficile scegliere tra questi due miti! Ne scelgo un terzo: Roger Federer.
Il tuo luogo del cuore?
La mia casa con la mia famiglia.
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