Philosophy
Kenzo è una maison francese per uomo, donna e bambino, fondata nel 1970 dal designer giapponese Kenzo Takada.
Il designer non appena apre la porta della sua boutique parigina in Rue Vivienne, rivoluziona lo stile dell'epoca con nuovi materiali, tessuti e scelte stilistiche, dove i motivi tradizionali nipponici, tra miti e leggende, incontrano il fermento culturale e artistico che imperversa in quel periodo in Europa.
La griffe Kenzo, appartenente dal 1993 al gruppo LVMH, oggi come prima, ha lo scopo di coniugare lo stile occidentale con quello orientale, in particolar modo quello giapponese, riadattato poi in chiave moderna.
Le tonalità e i grafismi delle sue stampe, derivate dall’arte giapponese della xilografia, si coniugano perfettamente con la tradizione couture parigina.
Quella di Kenzo è sempre stata, infatti, una moda divertente, giovane, versatile che coincide alla perfezione con la «joie de vivre» di Renoir, impressionista che ha fatto dei suoi fiori un elemento di riconoscimento, proprio come Kenzo.
Dopo il ritiro di Takada nel 1999, successivamente, nel 2003, Antonio Marras diventa il nuovo il direttore artistico della griffe francese, presentando collezioni di pret-à-porter ammalianti, che raccontano la "moda emozionale" della maison attraverso un linguaggio contemporaneo, sempre in continua fusione poetica tra l’arte e il fashion system.
Nell'incontro tra cultura e design, la sartorialità, il colore e l'amore per i dettagli ricchi di decorazioni, sono la cifra stilistica di Kenzo, che trae sempre nuove ispirazioni dalle arti visive, da Klimt, al cinema noir degli anni '30 e dal folklore popolare: costumi tipici sardi, suggestioni orientali e kimono giapponesi, oltre che da influenze russe.
Marras, inoltre, ricollega al brand, il background culturale ereditato della Sardegna, sua terra d’origine.
Altro capitolo importante per la storia di Kenzo è stato scritto dai profumi, che hanno reso noto il marchio al grande pubblico, come il Kenzo pour Homme del 1991, il Kenzo Amour del 2006 e il celebre Flower by Kenzo del 2000.
Atmosfere eteree, fragranze voluttuose e scenari incantati accompagnano quindi le collezioni Kenzo da sempre.
Romantiche e a tratti esoteriche, famose per le sovrapposizioni di preziosi tessuti e mix stilistici, i capi Kenzo traggono ispirazione dalla forza del caleidoscopio cromatico, dove i blu, grigi, bianco e nero, beige, verde muschio, senape e mirtillo, sfumano in lussuose fantasie bucoliche, distorsioni geometriche e motivi check.
Abiti lunghi, ampie tuniche e maglieria, sono arricchiti da composizioni floreali e ricami, accennati o "full screen", in contrasto con leggings impalpabili, giacche monocromatiche e completi rigorosi e militareschi.
Nel 2011, anche Marras abbandona il gruppo per dedicarsi a suoi progetti personali, e la griffe Kenzo sceglie come direttori creativi, il duo artistico formato da Humberto Leon e Carol Lim, entrambi di origine asiatica.
Humberto e Carol, giovani co-fondatori di Opening Ceremony, il famoso concept store di New York, sviluppano un nuovo tipo di approccio “no couture”, attraverso una moda destrutturata nelle forme, nei materiali, nelle stampe e nei colori, partendo dalla revisione del logo stesso e arricchendo, poi, le collezioni con materiali innovativi, colori e stampe di derivazione urban, mescolandoli alla creatività e la freschezza dello street style newyorchese.
Con il loro talento creativo hanno avuto il compito di portare freschezza e un lusso casual senza dimenticare l’heritage di Kenzo, fatto di stampe dai colori vivaci, silhouettes ampie e lineari.
La loro missione è rivolta a conquistare una nuova clientela, senza abbandonare quella storica del brand, merito anche del modo giovane e divertente che la coppia creativa ha di utilizzare la propria immagine sul web e di sviluppare il loro rapporto con le celebrities.
ll risultato è una collezione composta da capi tutti desiderabili, facili da abbinare, come pantaloni, jeans, bomber con maniche raglan, giacche, abiti in jacquard o stampati in lamé.
© Copyright immagini Kenzo e legittimi proprietari.