Philosophy
David Meister è una griffe d’abbigliamento femminile focalizzata nella creazione di abiti da sera.
Davis Meister conosciuto come uno dei designer più autorevoli della moda americana, porta in passerella uno stile sofisticato e audace, incuriosendo e affascinando una lunga lista di clienti molto famosi nel mondo del fashion e dello spettacolo.
Gli abiti da red carpet firmati David Meister, infatti, hanno conquistato alcune delle donne più note di Hollywood tra cui Diane Lane, Katherine Heigl, Queen Latifah, Fergie, Felicity Huffman, Tina Fey, Demi Lovato, Drew Barrymore, Sigourney Weaver, Jamie Lee Curtis e Sharon Stone.
Nato e cresciuto in Ohio, David Meister si è laureato in Design della Moda presso l'Università di Cincinnati College of Design.
Dopo la laurea, si è trasferito a New York per lavorare presso Danskin, l'azienda di fitness e bodywear, grazie alla quale ha scoperto lui stesso, la magia del tratto, del disegno e del cartamodello in costruzione, ma anche il modo in cui può essere utilizzato per raffigurare le forme femminili.
Nel 1998, Meister con la società Kellwood crea, quindi, la sua prima collezione di abiti da sera. Nel 2000, invece, lancia la prima collezione di vestiti da giorno e da cocktail, venduti esclusivamente da Bergdorf Goodman e, nel 2010, disegna la prima linea bridal.
Abiti sorprendenti e sfavillanti, adatti alle occasioni più speciali, come il giorno del matrimonio o un gran galà, riescono ad abbagliare e a illuminare qualsiasi donna con effetti scenici e trasparenze adatte alle atmosfere da mille e una notte.
Drappeggi, paillettes, lustrini di ogni genere, tagli a sirena, fiocchi, arricciature e spacchi impreziosiscono vestiti apparentemente semplici e lineari, ravvivati da colorazioni soft come il viola, il nero, il blu, il crema, l’antracite e il bordeaux.
Abiti sculorei ed esclusivi, alcuni dei quali creati appositamente su misura, sono venduti esclusivamente da Neiman Marcus, Bloomingdales e Saks Fifth Avenue.
© Copyright immagini David Meister e legittimi proprietari.
