Philosophy
Berluti è un marchio parigino d’abbigliamento e accessori di lusso per uomo, creato dall’italiano Alessandro Berluti e, successivamente, dalla sua discendente, Olga Berluti.
Il gruppo LVMH ha acquisito Berluti nel 1993, facendo dirigere la griffe fino ad oggi da Bernard Arnault e da suo figlio, Antoine Arnaul.
l Duca di Windsor, Jean Cocteau, Frank Sinatra, Andy Warhol, François Truffaut e Richard Burton sono stati tra coloro attratti dall'eleganza e della creatività delle calzature Berluti.
Dai primi schizzi del 1895, ogni generazione di calzolai ha coltivato eccezionale esperienza nella lavorazione della scarpa ideale, dove forme, tagli e cuciture sono da sempre considerati i passaggi chiave nella produzione di un paio di scarpe fatte su misura.
Nel 2011, Alessandro Sartori, nominato come direttore artistico, ha focalizzato sempre più il marchio nella realizzazione di scarpe e ready-to-wear di nicchia, portando a nuova vita uno stile senza tempo.
Tenendo in considerazione la perfezione, lo stile e il totale rispetto per il cliente, Alessandro Sartori ha prodotto fino ad oggi, con facilità e scioltezza un guardaroba fatto di abiti realizzati con materiali pregiati e raffinati.
Oggi, nonostante la produzione sia stata spostata in uno stabilimento di otto mila metri quadrati in provincia di Ferrara, si percepisce ancora quel linguaggio leggibile e sofisticato di un tempo che permette al brand Berluti, di rendere ogni capo ideale per uomini eleganti e charmant.
Fin dal 1895, Berluti è sempre stato il più prestigioso calzaturificio del mondo, ma oggi, la sua storia e la qualità delle sue creazioni sono senza rivali nell'universo maschile. Gli esperimenti realizzati, trattando la pelle con il colore, hanno conferito alle scarpe Berluti il privilegio di essere definite come vere e proprie opere d’arte.
Tra i modelli è possibile annoverare, ancora oggi, le “Andy loafers”, rimaste per molti anni un assoluto segreto riservato solo a un’esclusiva clientela, proposte in un arcobaleno di colori patinati a mano, oppure, le “Indio trainers", basate sullo studio delle scarpe degli Indiani, ossia l’unico paio di scarpe “trainers” realizzate con un design che abbina il comfort delle sneakers con le caratteristiche di rifinitura e resistenza degli stivali.
Simboli di prodotti handmade, i capi Berluti sono totalmente artigianali ed evolutivi, non a caso, della silhouette, dalla giacca al pantalone, dall'abito ai capispalla, c’è sperimentazione.
I tessuti tradizionali, infatti, sono affiancati a quelli più tecnici, elaborati e lavorati con tecniche nuove, dall'abrasione alla ceratura, passando per tamponature ad acqua.
Il risultato è sorprendente al tatto: la seta sembra mohair e il mohair, invece, sembra pelle.
I tessuti del mondo dello sport sono presi in prestiti e declinati in tagli sartoriali, così da realizzare pantaloni asciutti con pinces, gilet, trench, biker jacket, pullover fatti a mano in cashmere, il tutto intrisi da un perfetto equilibrio tra un mood classico e uno moderno.
Non a caso, la mission di Berluti si basa appunto sul volere fare sempre un passo avanti, senza però dimenticare il passato.
Tra gli accessori, accanto a cappelli in materiale idreorepellente, ombrelli, sciarpe, guanti e borse, il debutto della nuova linea di occhiali realizzata da un artigiano di Parigi e l'immancabile scarpa, la derby “Vittorio” rigorosamente in cuoio e declinata in tre colori.
Un look dunque piacevolmente contemporaneo, quello di Berluti, addolcito e reso davvero esclusivo grazie a collezioni da sogno che rispecchiano eleganza e savoir faire.
Il brand, noto per le eleganti calzature handmade, si affida ancora oggi alla gamma cromatica delle sue storiche calzature, mescolando così sia su abiti che sulle scarpe colori come l’indaco, la ruggine, il petrolio, il rabarbaro, il sabbia e il caffè, nuances che avvolgono giacche, camicie, maglioni e pantaloni, nonché loafers e brogues di ogni tipo.
Il lusso sta nei dettagli e questo Berluti non lo dimentica, anzi lo esalta, permettendo a tutte i suoi prodotti di essere testimoni d’eccezionalità.
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