Philosophy
Nato a Milano, classe 1995, fin da bambino Nicolò Beretta ha da sempre dimostrato grande senso estetico e una innata creatività: agli aeroplanini o alle macchinine, preferisce disegnare abiti e accessori, giocare con tessuti, oggetti e materiali, creando favole e immaginando di poter vestire principesse di mondi fantastici.
Nel 2011 ancora minorenne, Nicolò ha il piacere di incontrare figure di rilievo della moda internazionale quali Manolo Blahnik e Franca Sozzani, ai quali racconta con entusiasmo e passione le sue idee creative.
A seguito dei loro incoraggiamenti, il giovane creativo acquisisce la sicurezza necessaria per trasformare i suoi sogni in realtà e nel 2013 fonda il brand Giannico dando il via ad un percorso ricco di soddisfazioni e riconoscimenti.
Considerato un enfant prodige, le sue creazioni sono un connubio di creatività, savoir-faire e artigianalità puntando da subito sulla manifattura Made in Italy.
Viene incluso dal famoso talent scout e fashion editor di Vogue Italia, Sara Maino, nella lista dei primi 140 Emerging Designers di Vogue Italia e, nello stesso 2013, il brand Giannico viene selezionato per partecipare al prestigioso evento Vogue Talents.
Nel 2015, Nicolò vince il concorso per giovani talenti Who is On Next e da quel momento numerose celebrities e influencers sceglieranno il marchio per eventi e red carpets.
Il 2016 si dimostra ancora un anno di crescita e di collaborazioni con importanti figure dell’universo fashion: la musa di Moschino Rossella Jardini e il brand tedesco Wunderkind diretto da Wolfgang Joop.
Nel Marzo 2016 poi il rinomato Forbes Magazine premia Giannico per la sua rivoluzionaria creatività e per il lavoro fatto durante gli anni, segnalandolo tra le 10 start up che stanno rivoluzionando la moda italiana.
Nel Novembre dello stesso anno, Nicolò viene premiato con il Vivian Infantino Emerging Talent Award di FootWear News, diventando il designer più giovane ad aver mai ricevuto questo riconoscimento.
Nel 2018 Nicolò compare nella classifica dei 30 under 30 di Forbes Italia e nello stesso anno diventa direttore creativo del marchio L’Autre Chose.
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